L'ospitalità della scrittura.

Lezione 2.

Che cosa ci fa Alan Turing nella lezione di un corso di scrittura? Lui è un matematico: con numeri e formule ha salvato 14 milioni di persone durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma le parole che Alan Turing pronuncia all’inizio del film The Imitation Game in una lunga deposizione davanti all’investigatore sono un modello di scrittura da studiare. E noi lo abbiamo fatto nell’aula formazione di BFA Impresa a Bassano del Grappa. Anche quelle di Phil Cooper nel monologo finale del film The Big Kahuna non sono da buttare. 163 parole pronunciate dall’attore Danny DeVito che tengono attaccato lo spettatore allo schermo mentre scorrono i titoli di coda. Insieme ai 13 partecipanti al corso L’ospitalità della scrittura le ho analizzate da più punti di vista: la sensorialità di ogni parola, la misura di ogni frase, il ritmo e la velocità nel montaggio del testo.

Quando dalle slide arriva la battuta più divertente del film Genius la lezione si trasforma in un laboratorio di editing. Il film racconta la storia di Max Perkins, il più incisivo editor nell’America tra le due guerre, mentre i numeri dell’analisi matematica di primo livello hanno raccontato ai 13 partecipanti al corso che cosa non funziona nei loro testi. Perché se le parole di un testo contano davvero lo possono dire solo i numeri che le contano una per una. Possono dire se quelle che abbiamo scelto funzionano o non funzionano all’interno di un testo. Possono dirci se la posizione che gli abbiamo affidato nella frase rispecchia le loro competenze: aprire la porta di ingresso al lettore, accompagnarlo da una frase all’altra. Le parole lo possono fare subito o in ritardo, con un’alta velocità o una lentezza troppo lunga, e a raccontarcelo saranno proprio i numeri. Solo un numero calcolato con un metodo matematico potrà rivelarci con quale ritmo avvengono gli spostamenti durante la lettura di un testo: se il lettore ha percorso corridoi, ha salito scale o ha incontrato ostacoli. Sarà il montaggio delle frasi a tenere tutto insieme per non fare perdere il filo del discorso al lettore.

Alla fine, il compito di chi scrive è trovare alle frasi la posizione in un testo come il regista montatore la trova per le scene in un film. Sarà il cinema allora ad aiutarci a costruire il percorso per il lettore dall’inizio alla fine di un testo. Del resto, come accadono i fatti di una storia in un film? Mai per caso. Ognuno è spesso la ragione dell’esistenza del successivo: è così che il regista ci porta da una scena all’altra. La realtà ci fa consumare la vita alla rinfusa, ma una storia i registi ce la offrono organizzata alla perfezione. Perché se impari a scrivere sulla pagina parole come il cinema le scrive per il grande schermo allora la tua scrittura sarà ospitale.

Andrea Ingrosso

Copywriter – Autore di scrittura per le aziende.

© 2022 Mamy

Numero lezioni.

10.

Durata lezioni.

100 minuti.

Frequenza lezioni.

1 ogni 8 giorni.

Luogo lezioni A.

Nella tua azienda.

Luogo lezioni B.

In Zoom o Meet.

Numero partecipanti.

Da 1 a 7.

Materiale lezioni.

Vocabolario delle parole vive.

Materiale lezioni.

Vocabolario delle parole morte.

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Le lezioni del corso Anatomia della scrittura sono 10. Quindi, hai 10 motivi per chiedere informazioni sugli argomenti di ogni lezione. Il corso di scrittura è uno perché è fatto su misura per te. Quindi, hai una ragione per chiedere un preventivo. Scrivimi a questo indirizzo pancione@mamyadv.com o chiamami a questo numero 338 5322126.