F

Fermo.

Là dove c’è un fermo restando c’è un avvocato. Là dove c’è un fermo pesca c’è un mare pieno di pesci. Là dove c’è un «fermi tutti!» c’è una banca svaligiata dei soldi. Là dove c’è un fermo posta c’è la fila alle Poste. Là dove c’è Fermo ci sono le Marche e non da bollo se sei appena uscito dalle Poste. Là dove c’è un «oggi mi fermo in ufficio» non c’è lo smart working. Là dove c’è un «fermo, non azzardarti» c’è una violenza sulle donne.

Fioretto.

Fa’ come il tiratore di scherma che tira il suo ferro per toccare, non per ferire. Affronta il furbo per umiliarlo, non per rovinarlo, fai della scherma il tuo gioco di scherno. Il suo errore è di pensare di farla franca con la furbizia, il tuo di prendere la sfida come occasione per farti giustizia. Dissuaditi dall'assalto precipitoso: goditi il suo imbarazzo, saltella. Rinuncia all'affondo superficiale: gustati il suo sapore di finto, puntalo. L'arrampicatore di specchi prima o poi scivola dentro la tua guardia. E allora, para i suoi attacchi di panico, metti a segno la tua stoccata sorprendente. Fa’ buon gioco al suo cattivo doppio gioco. Fa’ un fioretto. Infilzalo.

Funnel.

Luogo iconico del marketing per vedere l’utente danzare come zingare nel deserto della rete. Se si affolla nel punto più stretto è il segno che il lead è diventato un prospect. Possiamo solo perderci in quell’incantesimo: tra il mazzo di ritmi ossessivi per trovare la chiave di riti triviali. Capitani oltraggiosi verso la lingua. Turpi contrabbandieri di linguaggi macedoni. Gesuiti euclidei che scrivono come dei gonzi per entrare a corte degli imperatori della dinastia dell’ing: marketing, branding, rebranding, storytelling, coaching, hacking, consulting, counselling.

Furbizia.

Ah, quanto è atletica oggi la furbizia. Come si mantiene in forma nonostante la sua gola profonda. Osserva con quale dimestichezza timbra il cartellino al lavoro che non svolge. O come gira sicura il volante invece di battere il bastone sul muro. C'è chi la confonde con l'intelligenza, ma è solo una lontana parente. Non sbaglia tipo di sangue chi dice che è cugina di primo grado della scaltrezza e sorella gemella dell'inganno. È un gioco da ragazzi per lei eludere divieti, violare norme, non rispettare un obbligo. Occorre dire di quanti posti di lavoro ha occupato irregolarmente? Di quante carriere professionali ha costruito illegittimamente? O di quanti soldi si è messa in tasca sommessamente? Ammettiamolo dai: sa fare girare l'economia. Con lei il Pil è ai massimi storici, la Borsa non crolla nei Valori, il malaffare stringe accordi per nuovi amori. Del resto, da quando l'onestà può contare sulla maggioranza? E il rispetto della fila è mai arrivato primo allo sportello? La parola data è mai stata seguita come un'ombra dai fatti? Per farsi perdonare una promessa non mantenuta è capace di giurarti fedeltà a vita. E allora vedrai che consumare il matrimonio d'interesse con la furbizia vale la pena capitale perché prevalga la giustizia.

L'addizionario.

Tra tante parole, una parola ogni tanto.

DOLCE ATTESA.

Ci sono due tipi di parole: quelle a portata di mano e quelle che ti portano dal lettore. Le prime sono scelte a vanvera, le seconde hanno superato i test nel circuito della frase. È la differenza tra digitare e scrivere, tra lasciare un’impronta sulla tastiera e lasciare un segno nel lettore. È uno degli argomenti della lezione 2 del corso Anatomia della scrittura. Scrivimi a questo indirizzo pancione@mamyadv.com o chiamami a questo numero 338 5322126. Sarà un piacere per me presentarti le 10 lezioni.